Thinko – marketing by design https://www.thinko.it Agenzia di comunicazione e design a Lecce Fri, 14 Jun 2024 15:22:15 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.3 Web Marketing Turistico in Puglia https://www.thinko.it/blog/web-marketing-turistico-salento-puglia https://www.thinko.it/blog/web-marketing-turistico-salento-puglia#comments Tue, 04 Feb 2020 09:06:19 +0000 https://www.thinko.it/?p=3951 Strutture ricettive Pugliesi proiettate al futuro grazie all'utilizzo di web e social media. Il Web Marketing per far decollare Hotel, B&B, Ristoranti e tutti quei servizi che hanno a che fare con il Turismo.

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Web e Social Media per le strutture turistiche del sud

Per gli Hotel e per chi lavora nel Turismo, oggi più che mai nasce l’esigenza di qualificarsi e di accomodare le spettative e le abitudini degli utenti che programmano la loro vacanza o scelgono un ristorante sulla base del passaparola diffuso su Facebook, delle recensioni su TripAdvisor o delle foto su Instagram. Una Puglia e un Salento che si proietta al futuro vede Politiche di Comunicazione sempre più mirate sul web marketing turistico e in sincronia con tutti i mondi virtuali in cui socialmente gli utenti si esprimono e in cui possa essere determinata un precisa azione di booking per la propria vacanza in Puglia.

Oggi i social media spiazzano il resto dei canali mediatici e rivestono il ruolo più importante nel far conoscere la Puglia all’estero, con a seguito siti internet e blog. Finalmente, l’utilizzo di strategie di web marketing turistico e di posizionamento che coinvolgono i social network iniziano ad essere prese seriamente in considerazione.

 

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Scenario in Puglia

Secondo l’ultimo Rapporto sul Turismo in Puglia rilasciato dall’Osservatorio Regionale sul Turismo, il turismo in Puglia ha ottenuto un incremento del 2% di arrivi e presenze e del 5% per il turismo estero rispetto allo stesso periodo del 2018. Dopo un inizio di anno poco soddisfacente, a partire dal mese di aprile c’è stata una ripresa.
Tuttavia il flusso turistico cresce soprattutto nelle aree di Bari, nella Valle d’Itria, nelle località della Magna Grecia, della Murgia e delle Gravine e Taranto, con il Salento che cresce meno rispetto al passato.

Anche le stime sull’estate scorsa sono rassicuranti: il turismo internazionale vede un incremento dall’estero stimato all’ +8% per gli arrivi e +12% per le presenze. Tra i mercati in maggiore crescita nell’estate 2019 si collocano, nell’ordine, la Germania, il Belgio, i Paesi Bassi, la Francia, la Bulgaria, la Russia, gli Stati Uniti d’America, la Polonia e la Spagna.

Dal 2015 al 2018 gli arrivi e le presenze nella regione sono aumentati: +43% di arrivi e +33% di presenze, dati confermati anche dalla crescita esponenziale di traffico negli Aeroporti di Puglia, di Bari e di Brindisi.

Salento al primo posto

Il Salento rappresenta la meta preferita per chi vuole dedicarsi una vacanza estiva all’insegna del divertimento e dei paesaggi mozzafiato, senza dover arrivare dall’altra parte del mondo e senza dover spendere una fortuna. La provincia di Lecce in estate registra il maggior flusso turistico di presenze che si distribuiscono nelle varie località balneari.

Il 38% degli arrivi totali sono concentrati nei mesi di Luglio e Agosto. Giugno e Settembre accolgono rispettivamente il 13% e l’11% degli arrivi totali.  I flussi stranieri sono quelli che tendono a distribuirsi in modo più uniforme nell’arco dell’anno.

Non solo mare

Rilevante è sempre la componente balneare.Tuttavia la distribuzione dei flussi verso l’entroterra e la scoperta di “nuove destinazioni” all’interno della Puglia hanno portato a un incremento significativo degli arrivi nei comuni della Valle d’Itria (Martina Franca, Ceglie Messapica, Cisternino), della Magna Grecia, Murgia e Gravine (Ginosa, Maruggio e Castellaneta) e del Salento (Ugento,  Castrignano del Capo e Salve). Negli anni passati teneva bene Gastronomia e Folklore a discapito del patrimonio artistico e dell’entroterra, per i quali si registrava un sapere vago e basso interesse.

Oggi la Puglia, grazie all’offerta crescente di percorsi culturali, naturali, enogastronomici, non è più una destinazione a esclusiva vocazione balneare. Gli stranieri amano scoprire borghi storici e  paesaggi naturali, da visitare in tutte le stagioni e non più solo in piena estate. Lo conferma anche l’indagine dell’Università Ca’ Foscari di Venezia che ha coinvolto 400 turisti che hanno soggiornato in Puglia. Sono sempre meno coloro che scelgono la nostra regione per il mare (dal 67% del 2016 al 50% del 2018) mentre aumenta la quota di coloro che optano per un soggiorno itinerante rivolto alla ricerca dei borghi e delle vie del gusto.

La scelta della struttura ricettiva

Per quanto riguarda Hotel e B&B, continua il processo di incremento dei posti letto e di qualificazione dell’offerta ricettiva pugliese. Aumenta complessivamente il numero delle strutture ricettive accompagnato da una forte qualificazione dell’ospitalità (riduzione delle strutture 3 stelle a fronte di un incremento dei 4 e 5 stelle).

Il 69% delle presenze straniere si concentra nelle strutture alberghiere contro il 59% degli italiani. Gli stranieri prediligono gli alberghi a 4 stelle (37,6%, più degli italiani 29,1%), seguiti dai 3 stelle (17,9% e 18,8% per gli italiani).

Come web e social media influenzano la scelta delle strutture e destinazioni turistiche

Secondo il rapporto dell’ Osservatorio Regionale sul Turismo, il passaparola costituisce il primo canale di comunicazione per i turisti che alloggiano in Puglia (40,3%). Si afferma, la diffusione dei nuovi strumenti di comunicazione on line per la promozione del territorio e delle strutture.

In tutto il mondo i Social Network giocano un ruolo chiave nell’esperienza turistica degli utenti, dalla scelta della destinazione, alla prenotazione dell’ hotel, fino alla condivisione delle proprie esperienze durante e dopo la vacanza.
Alcuni dati rilevanti emersi da una ricerca per conto di un catena di Hotel britannica:

  • il 92% degli utenti dichiara di aver fiducia nelle informazioni fornite dai nuovi media. Il passaparola e le raccomandazioni di amici e parenti hanno un influenza superiore rispetto alle altre forme di pubblicità,
  • il 70% degli utenti globali dichiarano che le recensioni online degli stessi consumatori (su TripAdvisor, Expedia, Yelp ecc) sono la seconda forma più attendibile di pubblicità,
  • il 52% degli utenti di Facebook ha dichiarato che le foto dei loro amici ha ispirato la scelta per le vacanze e piani di viaggio,
  • il 46% degli utenti globali dichiarano di lasciare una recensione sull’ hotel, o il b&b sui siti di recensioni come TripAdvisor,
  • il 55% diventa fan della pagina facebook relativa alla vacanza (hotel, ristorante, Bed & Breakfast ecc).

Come migliorare la tua visibilità sul web

Per competere con successo in questo scenario, nel quale si è affermato da tempo l’abitudine all’utilizzo di internet come canale “di fiducia” per l’intermediazione e il reperimento di informazioni sul vostro Hotel, Ristorante o B&B, non ci si può sottrarre dal suo utilizzo come principale leva di marketing e sorgente di booking online.

La condivisione di contenuti creati dagli utenti è un mezzo immediato e altamente virale, che consente di far conoscere un hotel o una destinazione, invogliando i viaggiatori a prenotare. Ma essere presenti a tempo perso con un profilo aziendale sui social network come Facebook, Instagram o Pinterest non basta. Ecco alcuni consigli validi per tutte le imprese turistiche del Salento:

  1. Social Media Marketing
    Una gestione strategica, creativa e unificata è un’imperdibile opportunità per avere maggiore visibilità, incrementare le visite del sito e ottenere più conversioni dirette: disintermediare i canali di booking online deve essere l’obiettivo di ogni albergatore. Scegliere un abile social media manager è la scelta vincente, poichè creare contenuti di qualità, accrescere i follower, creare e analizzare campagne su Facebook e Instagram richiede spiccate doti creative e analitiche, e soprattutto tanto tempo che un imprenditore non avrebbe.
  2. I Canali di Recensioni Online
    Molta attenzione va dedicata ai social come TripAdvisor, che offrono recensioni sulla varie strutture ricettive e ristoranti: seguirli costantemente, rispondendo con educazione a eventuali recensioni negative eviterà imbarazzanti perdite economiche.
  3. Il Posizionamento su Google
    Anche se utilizzi sempre di più i Social come canale informale e di promozione turistica, ricordati che gran parte delle ricerche vengono fatte da Google, che oggi è diventato anche un comparatore di prezzi dal quale è possibile prenotare direttamente una camera. Segui e ottimizza costantemente il tuo Posizionamento nei risultati dei motori di ricerca studiando la concorrenza.
  4. Il Sito Web
    Non tralasciare mai la cura del
    Sito Web, la tua veste ufficiale, che deve essere necessariamente navigabile dai sempre più diffusi dispositivi touch, connesso ai social, curato con foto di altissima qualità e arricchito di contenuti freschi sul tuo territorio. Meglio se hai installato un buon Booking Engine, il software che ti permette di ricevere prenotazioni direttamente dal sito con minore fatica. 
  5. Gli Operatori Turistici Online
    Piattaforme come Booking.com sono ottimi canali per ottenere visibilità, specie se sei un’attività agli inizi. Le OTA non vanno mai abbandonate. Tuttavia a lungo andare ti accorgerai che le commissioni pagate eroderanno i tuoi incassi. Incentivare le prenotazioni dirette è un’attività faticosa, ma alla lunga avrà grossi benefici: oltre ad ottenere maggiori guadagni, fin dal primo contatto costruirai un rapporto confidenziale con i tuoi clienti. Anche gestire e sincronizzare tariffe e disponibilità tra i diversi canali può essere faticoso: un altro consiglio è investire in un Channel Manager che ti permetterà di dedicare più tempo al tuo lavoro di imprenditore del turismo.
Web Marketing Turistico per Hotel, B&B, Ristoranti del Salento

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Incentivi per realizzare e registrare il tuo marchio https://www.thinko.it/blog/incentivi-per-registrare-il-tuo-marchio https://www.thinko.it/blog/incentivi-per-registrare-il-tuo-marchio#respond Fri, 24 Jan 2020 10:03:26 +0000 https://www.thinko.it/?p=18787 Realizza e Registra il tuo marchio sfruttando il bando con agevolazioni fino al 90% a fondo perduto.

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Agevolazioni alle imprese per favorire la registrazione di marchi – Marchi+3

Riapre il bando del Ministero dello Sviluppo Economico finalizzato alla registrazione del marchio, anche a livello europeo ed internazionale per sostenere le imprese e favorire la loro competitività nei mercati esteri attraverso una maggiore tutela del marchio. Tra le spese ammissibili anche la realizzazione grafica del Logo.
Le agevolazioni ricoprono fino al 90% delle spese ammissibili.

 

Il Bando Marchi +3

Riapre il bando “Marchi +3” che mette a disposizione 3,5 milioni di euro, gestiti da Unioncamere. Le domande potranno essere inviate a partire dal 6 maggio 2020 e sino all’esaurimento delle risorse disponibili.

Le agevolozioni

Grazie al bando Marchi +3 sarà possibile scegliere tra due tipi di agevolazioni:

Misura A: agevolazioni per favorire la registrazione di marchi dell’Unione Europea presso EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici;
Misura B: agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali presso OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici.

L’agevolazione concessa copre fino all’80% delle spese ammissibili, e fino al 90% per le domande che interessano Usa o Cina.

L’importo massimo che si può richiedere è pari a 6.000 euro per la misura A, mentre può arrivare a 8.000 per le domande che rientrano nella misura B e che designino Usa e/o Cina insieme ad un altro o più paesi.

 

Ciascuna impresa può presentare più richieste di agevolazione, sia per la Misura A sia per la Misura B, fino al raggiungimento del valore complessivo di 20.000 euro.

Requisiti

I requisiti principali per accedere al bando:

  • avere una dimensione di micro, piccola o media impresa (sono esclusi i liberi professionisti)
  • avere sede legale e operativa in Italia
  • essere titolari del marchio oggetto della domanda di agevolazione

 

Servizi che rientrano nella copertura

L’impresa può richiedere un’agevolazione sulle spese sostenute per:

  1. Progettazione del marchio: ideazione elemento verbale e/o progettazione elemento grafico, cioè design del logo. L’attività di progettazione del marchio deve essere effettuata da un professionista grafico titolare di partita IVA relativa all’attività in oggetto o da un’azienda di progettazione grafica/comunicazione.
  2. Assistenza per il deposito effettuata da un consulente abilitato
  3. Ricerche di anteriorità per verificare l’eventuale esistenza di marchi identici e/o di marchi simili che possano entrare in conflitto con il marchio che si intende registrare, effettuate da un consulente abilitato
  4. Assistenza legale per azioni di tutela del marchio in risposta a opposizioni/rilievi seguenti al deposito della domanda di registrazione effettuata da un consulente abilitato.
  5. Tasse sostenute presso UIBM o EUIPO e presso OMPI per la registrazione internazionale.

 

 

Vuoi registrare il tuo marchio o realizzane uno nuovo da registrare?

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Il valore di un Logo Professionale https://www.thinko.it/blog/quanto-costa-un-logo-professionale Mon, 24 Jun 2019 10:00:18 +0000 https://www.thinko.it/?p=16513 Il logo, in quanto espressione della propria capacità innovativa e strumento di affermazione commerciale dell'azienda non può costare meno di...

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Logo Design: era il 2009, oggi l’esperienza permette di approfondire l’argomento e rispondere a due domande:

Quanto costa un Logo Professionale?
Spendere soldi per un Logo Professionale è davvero necessario?

Oltre il progetto grafico

La realizzazione di un logo è considerato da molti un lavoro alla portata di chiunque abbia un minimo di dimestichezza con un software di grafica.
Non è così. Il Logo Design, facendo parte delle attività di costruzione dell’immagine aziendale (Brand Identity), rientra tra i fattori fondamentali di successo della tua attività. Vuoi affidarla al primo che capita?

 

Un Logo professionale è frutto dell’ingegno e della mano di quei pochi eletti che hanno ricevuto il dono del talento creativo?

 

Fa anche comodo pensare che tutto il lavoro si risolva con l’esecuzione del solo progetto grafico. Non considerando la parte di lavoro di analisi e concettuale a monte (indirizzata verso un progetto strategico), sarebbe impossibile avere un prodotto marketing-oriented, esclusivo e tutelabile dal punto di vista legale.

Il Logo: tra design e strategia

Un logo oltre che bello, deve essere strategico e funzionale. Per questo motivo, la costruzione di un logo aziendale, è un processo che parte dall’analisi della tua Mission e della tua Vision aziendale. Un processo che in prima battuta lascerà da parte matita e computer, per rivelarsi un lungo lavoro che non può costare poche decine di euro. Ecco alcuni elementi che fanno parte o sono intorno al progetto di Logo Design:

 brand philosophy: prima di occuparti degli aspetti tangibili e visuali della tua immagine delinea la tua Brand Philosophy rispondendo alle domande: Chi sono? – Cosa rappresento? – A chi mi rivolgo? – Cosa mi differenzia dalla concorrenza? – Con che tono voglio comunicarlo?

 scelta del nome: coerente con la mission aziendale, facile da ricordare e da pronunciare, esclusivo. In un contesto super inflazionato di marche, il lavoro del pubblicitario parte dalla scelta del nome e comprende attività di studio, ricerca, verifiche di anteriorità e test di gradimento.

▰ pittogramma: rappresenta la parte simbolica del logo, il segno grafico che deve attivare un veloce processo mentale che riconduce alla categoria merceologica dell’azienda. Fattori chiave: creatività e astuta fusione di concetti.

▰ payoff: è la frase posta spesso sotto al logo, che spiega, solitamente con un gioco di parole, la mission o la filosofia aziendale e rafforza l’identità della marca.

 design: lo stile grafico del font, la grafica del pittogramma e i colori. La parola d’ordine è la sintesi che facilità il riconoscimento del logo tra una miriade di loghi. Fattori chiave: giochi di forme e colori, armonia degli elementi.

 diverse proposte: il cliente deve poter scegliere tra diverse soluzioni, seppure poche per non confondere le idee, ma comunque eredi di una montagna di bozze e disegni.

 rielaborazioni: scelta la proposta, il cliente nel 101% dei casi chiede delle piccole modifiche che possono durare anche giorni.

 test: l’efficacia di un logo deve essere testata. Spesso il giudizio del professionista e del cliente non sono oggettivi o esaustivi e diventa necessario un test che coinvolge un pubblico campione.

 registrazione del marchio: è un’attività che comincia con la scelta del nome aziendale (Naming).  Prima di poter registrare un marchio infatti è necessario verificare che esso non sia già stato registrato con lo stesso nome, o con un nome simile e con la stessa simbologia grafica (ricerca di anteriorità). Dalla sempre maggiore importanza del marchio, quale strumento di affermazione commerciale dell’azienda, nasce l’esigenza di proteggere il proprio brand attraverso la tutela legale della propria immagine e delle proprie idee. Ciò permette di acquisire il diritto di utilizzo esclusivo del nome e del segno grafico, di impedire a terzi di registrare un marchio uguale o simile al proprio, o di farne uso senza il proprio consenso.

Prima di affidarvi all’improvvisazione

Il Logo è in grado di pilotare l’idea che i clienti si faranno di te: agli occhi dei tuoi interlocutori il logo può fare la differenza tra un’azienda di livello e un’attività “casereccia”.
Per questo motivo, prima di affidarti all’improvvisazione dei tempi moderni, fatti queste domande:

  • il logo dovrà essere il riflesso delle mie capacità professionali?
  • dovrà essere originale e non confondersi con altri marchi?
  • dovrà essere funzionale e facilmente adattabile a tutti i media?
  • dovrà stimolare nei confronti dell’azienda sensazioni di efficienza, affidabilità, innovazione e buon gusto?
  • dovrà essere registrabile e legalmente tutelabile?
  • dovrà essere durevole e guadagnare valore con il passare del tempo?

Quanto costa un logo professionale?

Ipotizzando per un momento che tutti i progetti siano uguali e tutto si riduce alla sola ideazione grafica di un Logotipo, a seconda di chi realizza il progetto potremmo avere i seguenti costi:

  1. Imprenditore tuttofare: € 0
  2. L’amico o il parente smanettone: € 50 – 100
  3. Service di Stampa (es. tipografia): € 100 – 300
  4. Grafico Freelance: € 300 – 1.000
  5. Agenzia di Comunicazione: € 1.000 – 3.000
  6. Brand Strategist: € 3.000 – ∞

Da questo elenco vediamo che il costo di un logo dipende anche dalla mano di chi lo realizza e dalla sua esperienza.

Oltre a logo si potrebbe avere necessità di realizzare l’intera Immagine Coordinata o altri servizi importanti, come la scelta del nome aziendale (Naming) e del Payoff, effettuare dei test di gradimento, registrazione del marchio e il manuale di Corporate Identity. Il sesto caso () potrebbe non essere applicato a gran parte delle piccole e medie aziende di Lecce, tuttavia in Italia non mancano multinazionali che sono arrivate a spendere anche più di €50.000 per un logo vincente.

Teniamo conto anche del fatto che i progetti non sono tutti uguali: i mercati e gli obiettivi sono differenti, e il logo designer non deve limitarsi a essere un grafico, ma deve analizzare il pubblico a cui ci si rivolge, studiare la concorrenza, le tendenze attuali del mercato, e le peculiarità del tuo settore.

Un altro esempio importante potrebbe riguardare l’attività di rebranding. Mettiamo il caso che bisogna fare un restyling del logo per un’ importante azienda esistente, qui il designer ha la grossa responsabilità di dover mettere mano al vecchio marchio per accrescere i valori e la percezione verso un brand già affermato, questa responsabilità ha un costo. È quello che è accaduto all’ultimo restyling della marchio Pepsi, costo totale $ 1 milione. Arnell Group, l’agenzia di branding a cui è stato affidato il lavoro, ha “motivato” il costo con un lungo documento di 27 pagine dove si illustra scientificamente il passaggio dal vecchio al nuovo simbolo aziendale.

Altre volte è davvero sufficiente il semplice aiuto di un abile amico che sa usare qualche software di design. Pensi che sia davvero il tuo caso?
Fai attenzione.

 

Il costo di un logo è proporzionale al valore che merita il tuo progetto aziendale o che punti a ottenere nel prossimo futuro, e quindi a quanto valore sei disposto a darne.

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NO all’Olio di Palma, SI all’ Extravergine Pugliese https://www.thinko.it/blog/campagna-stop-olio-di-palma Mon, 09 Nov 2015 15:01:28 +0000 https://www.thinko.it/?p=16542 La Campagna per dire Stop all’Olio di Palma per motivi etici, ambientali e di salute. Un invito alle aziende Pugliesi a sostituirlo con il più salutare Olio Extravergine di Oliva.

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La nostra campagna per dire NO all’Olio di Palma

Stop all’Olio di Palma per motivi etici, ambientali e di salute.

 

Un invito alle aziende Pugliesi a sostituirlo con il nostro Olio Extravergine di Oliva.

Questo prodotto, massicciamente utilizzato dall’industria alimentare italiana, oltre ad essere nocivo per la salute umana (poiché ricco di acidi grassi saturi), favorisce la deforestazione e lo sterminio di numerose specie animali.

Proprio mentre stai leggendo, l’Indonesia sta bruciando per fare spazio alle piantagioni di Olio di Palma: ci sono più di 100mila incendi in corso, mezzo milione di persone con problemi di salute e animali a rischio di estinzione.

La Puglia è terra di ulivi.
Perchè molte aziende locali usano olio di palma in prodotti alimentari come biscotti e taralli e invece del nostro olio?

L’olio di palma, una sostanza fino a oggi camuffata dietro la scritta “olii e grassi vegetali”,  è il grasso principale di quasi tutte le merendine, i biscotti, gli snack dolci e salati, le creme in vendita nei supermercati. L’ampio utilizzo di questa materia prima è dovuto sia al costo estremamente basso, sia al fatto di avere caratteristiche simili al burro. Anche le più rinomate aziende pugliesi lo utilizzano, a discapito della qualità, della nostra salute e della nostra economia.

Thinko ha firmato e sostiene la petizione del Fatto Alimentare lanciata su Change.org, insieme chiediamo alle industrie agroalimentari di impegnarsi a riformulare i propri prodotti sostituendo all’olio di palma il più salutare e sostenibile Olio Extravergine di Oliva, affinché il cibo Made in Italy e specie quello Made in Puglia possa davvero distinguersi come buono e giusto.  Firma anche tu.

 

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Google favorisce i siti Mobile Friendly https://www.thinko.it/blog/google-favorisce-i-siti-mobile-friendly https://www.thinko.it/blog/google-favorisce-i-siti-mobile-friendly#respond Sun, 08 Mar 2015 09:41:22 +0000 https://www.thinko.it/?p=5896 Dal 21 Aprile Google favorirà i siti web Mobile Friendly nei suoi risultati di ricerca. Le aziende che non si sono già adattate potrebbero avere brutte sorprese. Quali saranno le conseguenze? Come puoi ottimizzare il tuo sito web per non perdere il posizionamento acquisito?

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Perché ottimizzare il tuo Sito Web per Dispositivi Mobili?

Dal 21 Aprile 2015 Google favorirà i siti web mobile friendly. Quali saranno le conseguenze per chi è rimasto indietro?

In un precedente articolo avevamo evidenziato l’importanza di avere un sito mobile per smartphone per andare incontro alle tendenze di utilizzo degli utenti.

Oggi, a queste motivazioni pratiche, va ad aggiungersi anche un’ altra importante motivazione: Google favorisce i siti web mobile friendly nei suoi risultati di ricerca.

Già nei mesi precedenti alcune analisi avevano registrato importanti differenze tra le ricerche effettuate su google a seconda del dispositivo utilizzato. Da febbraio, nei risultati di ricerca effettuati da smartphone, vediamo apparire la parola “mobile-friendly” affianco ai siti ottimizzati per essere visualizzati sui cellulari.

Dal 21 Aprile 2015 Google favorirà i siti web mobile friendly

L’ultima notizia arriva proprio da Googlefacendo un annunciando proprio sul suo blog: dal 21 Aprile verranno favoriti i siti web mobile friendly.

Ricordiamo che Google è il motore di ricerca più utilizzato al mondo con una quota di ricerche del 95% rispetto a Bing, Yahoo e Ask, utilizzato da 9 Italiani su 10.

Quali sono le conseguenze per chi è rimasto indietro?

Chi non avrà un sito web mobile o responsive perderà visibilità nella ricerca di Google, in molti casi le conseguenze potrebbero essere disastrose per il business delle aziende.

Infatti, i device mobili sono sempre più utilizzati rispetto al pc desktop: il 70% degli utenti usa infatti lo smartphone per cercare, sia da casa che al lavoro, sfruttandone il facile accesso e la velocità dello strumento.

Occorre assicurarsi quindi che il proprio sito sia perfettamente fruibile da ogni dispositivo.

Come ottimizzare il sito web al mobile friendly?

Per verificare se il vostro sito gira correttamente su smartphone è possibile effettuare il test di compatibilità, messo a disposizione da Google. Se il risultato risulta negativo, sarà necessario un tempestivo intervento di ottimizzazione per non perdere il posizionamento che fino ad oggi era stato guadagnato.

Le possibili soluzioni sono 2:

  1. realizzare un nuovo Sito Responsive, il cui layout si adatta ai vari display mobile
  2. realizzare una Versione Mobile, mantenendo anche il sito attualmente in uso

Nel primo caso (preferito da google) avrete il vantaggio di gestire i vostri contenuti dinamici una sola volta. Nel secondo caso dovrete gestire due siti. Tuttavia è opportuno valutare caso per caso. In alcuni casi, ad esempio, potrebbe essere vantaggioso mettere a disposizione un secondo sito per il mobile, con contenuti “alleggeriti” rispetto alla versione desktop, che semplificano ulteriormente la navigazione ed il reperimento di informazioni di contatto.

Per maggiori informazioni visita:

✔ Realizzare un sito web ottimizzato per Smartphone

✔ Lo stato del Search Marketing in Italia

✔ Mobile Friendly è un fattore di ranking

✔ Gli Italiani e i motori di ricerca – Report 2014

Hai bisogno di un Sito Mobile o Responsive?

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Brochure & Depliant https://www.thinko.it/portfolio/brochure-depliant Tue, 24 Feb 2015 15:53:11 +0000 https://www.thinko.it/?p=5340 L'articolo Brochure & Depliant sembra essere il primo su Thinko - marketing by design.

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Immagini, linguaggi creativi e carte pregiate per emozionare tatto e vista

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SERVIZI

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Progetto non disponibile https://www.thinko.it/portfolio/lavoro-non-trovato Tue, 24 Feb 2015 11:03:16 +0000 https://www.thinko.it/test/?p=5317 L'articolo Progetto non disponibile sembra essere il primo su Thinko - marketing by design.

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ⓘ Il progetto che intendi visualizzare è in fase di aggiornamento, oppure potrebbe essere obsoleto, o il cliente non è più proprietario del sito web.

Sfoglia gli altri lavori

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Fotografia https://www.thinko.it/portfolio/fotografia-still-life Mon, 23 Feb 2015 19:42:39 +0000 https://www.thinko.it/test/?p=5290 L'articolo Fotografia sembra essere il primo su Thinko - marketing by design.

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Il potere persuasivo attraverso la suggestione emotiva delle immagini

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Centrovivai, Nature in Love https://www.thinko.it/portfolio/campagna-centrovivai Mon, 23 Feb 2015 19:14:48 +0000 https://www.thinko.it/test/?p=5275 L'articolo Centrovivai, Nature in Love sembra essere il primo su Thinko - marketing by design.

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Campagna Centrovivai
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Campagna Teste Calde https://www.thinko.it/portfolio/campagna-teste-calde Mon, 23 Feb 2015 19:05:50 +0000 https://www.thinko.it/test/?p=5270 L'articolo Campagna Teste Calde sembra essere il primo su Thinko - marketing by design.

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